lunedì 21 novembre 2016

Step 19: Anatomia di un colore

Io sono ovunque, ma da nessuna parte. Io esisto, ma solo se qualcuno mi vede. Io sono un colore.

Per la precisione sono il marrone scuro. Non un colore primario, né secondario. Non sono uno dei primi colori a venire in mente. Forse a causa della mia assenza dall’arcobaleno, non so. Sono una variazione, più scura, del marrone. Anche lui è più defilato, rispetto alle grandi star come il giallo, il rosso o il blu.

Ho vari nomi. Sono spesso associato a cose a cui io do l’identità. Marrone lontra. Marrone castagna. È strano. Alcuni mi associano a dei numeri. Il più comune è 654321. Mi piace, è molto lineare.
Non ho una vera e propria esistenza, sono più un concetto. Presto la mia identità a molte cose, e aiuto a identificarle. Tra le più nobili, le castagne e il legno. Delle meno nobili preferisco non parlare, ma immagino abbiate già capito. I pittori mi usano per realizzare le ombre, e spesso mi trovo a dover scurire il rosso o l’arancione. È raro che io sia il colore principale di una composizione.

La gente inizia ad accorgersi di me alla fine dell’estate e in autunno, quando gli alberi iniziano a perdere le foglie. Allora divento prevalente. Poi vengo offuscato dal bianco, dal grigio e dal nero dell’inverno. Anche se non sono proprio io, è più il marrone in sé, fa comunque piacere avere un momento per risplendere. Ad altri colori non succede.

E questo sono io. Mi fa piacere che vi siate fermati ad ascoltarmi.
Anche se in realtà niente di tutto questo è davvero accaduto.
Io non posso raccontare.

Sono solo un colore.

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